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Visualizzazione dei post da 2018

Nuoto, uno stile di vita

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Allenamenti che non hanno mai fine, centinaia di vasche ripetendo gli stessi identici movimenti, l'acqua gelida (soprattutto in inverno), la sveglia presto la mattina, le orecchie tappate ... da molti (forse troppi) questo può essere considerato uno sport odioso e noioso. Ma allora: perché noi nuotatori nuotiamo? Perché amiamo il nuoto?  E' una domanda difficile, è un po' come chiedere: perché gli uccelli volano? o perché respiriamo? Risponderei: "perché sì, perché non possiamo farne a meno", ma la realtà è un altra: la verità nuda e cruda è che noi il nuoto lo odiamo, ma lo odiamo così tanto da amarlo.  Odiamo il dover entrare nell'acqua gelida coperti solamente da un costume e una cuffia, ma una volta che ci siamo dentro la piscina clorata ci sentiamo a casa, odiamo le goccioline di acqua che entrano negli occhialini dopo il tuffo, ma quando capita che questo non succede sentiamo che qualcosa ci manca, odiamo di dover sempre andare ad allenamento, ma la sens

I tuffi: la piattaforma e il trampolino

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Una piattaforma per tuffi  è una struttura utilizzata per i tuffi   a livello di competizione sportiva. Essa è costituita da una "torre" munita di una o più piattaforme orizzontali che si protendono su una piscina.  Nei tuffi dalla piattaforma, il tuffatore salta dalla piattaforma più elevata posta a 10 metri dalla superficie dell'acqua. L'altezza delle piattaforme −  10m, 7,5m o 5m −  consente agli atleti di esibirsi in movimenti acrobatici previsti dalle regole sportive. Esistono anche piattaforme poste a  3 ed 1m    di norma utilizzate per gli esordienti o per gli allenamenti. Le piattaforme omologate dalla  FINA  devono essere lunghe almeno 6m  e larghe 2m.  La maggior parte di esse è ricoperta da materiale non sdrucciolevole per evitare che gli atleti possano scivolare.  Tutte e tre le piattaforme vengono utilizzate nei campionati JO ed  NCAA.  Ogni altezza distingue un diverso grado di difficoltà e pertanto consente l'assegnazione di punteggi diversi.

Tipi e numerazione dei tuffi

Vi sono 6 principali gruppi di tuffi che vengono eseguiti di norma dagli atleti. Essi sono: Gruppo  1 :  avanti , nel quale il tuffatore salta guardando avanti e ruota in avanti. Gruppo  2 :  indietro , nel quale il tuffatore salta guardando la pedana e ruota indietro. Gruppo  3 :  rovesciato , nel quale il tuffatore salta guardando la piscina ma ruota indietro. Gruppo  4 :  ritornato , nel quale il tuffatore salta rivolto verso la pedana e ruota in avanti. Gruppo  5 :  avvitamento , comprendente qualunque tuffo nel quale l'atleta esegua un avvitamento. Gruppo  6 :  verticale , solo nelle gare da piattaforma, comprende qualunque tuffo nel quale si parta dalla posizione verticale. Oltre a ciò, vi sono anche quattro differenti posizioni di rotazione che possono essere assunte: Posizione  A :  teso , con gambe e braccia completamente distese (la più difficile). Posizione  B :  carpiato , con gambe tese come sopra ma braccia piegate (di media difficoltà). Posizione  C : 

I tuffi: competizioni e calcolo del punteggio

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Nelle competizioni ufficiali i tuffatori eseguono diverse acrobazie durante il tuffo, compresi salti mortali e avvitamenti con varie orientazioni e diverse posizioni di partenza (nella piattaforma si può partire anche da una posizione verticale capovolta nella quale l'atleta si regge sulle mani). Essi vengono giudicati in base al completamento di tutti gli aspetti del tuffo, alla conformità dei movimenti del corpo a quelli dichiarati prima dell'esecuzione del tuffo, ed alla quantità di spruzzi sollevati dall'entrata in acqua (meno sono più il punteggio è elevato). Il punteggio ottenuto viene quindi moltiplicato per un coefficiente di difficoltà, derivato dal numero di movimenti previsti dal tuffo. Il tuffatore con il punteggio totale più alto, dopo un numero determinato di tuffi (di solito sei nelle competizioni principali), viene nominato vincitore.  Ci sono tre elementi principali sui quali la prova è giudicata: la partenza, il volo e l'entrata in acqua. I fattori pri

I tuffi

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I tuffi  sono uno sport  nel quale gli atleti, lanciandosi da un trampolino o da una piattaforma posti ad una certa altezza sopra una piscina, saltano in acqua eseguendo una serie di acrobazie, i tuffi fanno anche parte del programma olimpico dal 1904.  I tuffi vengono eseguiti o dal trampolino (una tavola lunga e flessibile che si piega quando il tuffatore salta ripetutamente alla sua estremità per guadagnare in altezza e velocità prima del tuffo) o da una piattaforma rigida posta a grande altezza. Nelle principali competizioni esistono le gare dal trampolino da 1 e 3 metri e la gara dalla piattaforma da 10 metri.  Anche se non particolarmente popolare a livello di praticanti, i tuffi sono uno degli sport olimpici  più seguiti grazie alla loro spettacolarità, attirando un gran numero di spettatori. I tuffatori possiedono molte delle caratteristiche comuni ai ginnasti tra cui forza, flessibilità e agilità.  Fuori dal programma olimpico, ma ammessa dalla FINA dal 2013 nei campionati mon

Passaggi e tiri

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Il passaggio  è un fondamentale che serve principalmente nella fase offensiva. Nella pallanuoto il passaggio di palla da un giocatore a un altro avviene continuamente e in modo rapido e preciso. Ciò serve per disorientare la difesa e a trovare un giocatore con lo specchio della porta libero. Esistono due tipi principali di passaggio: il passaggio sulla mano  e il passaggio sull'acqua .  Il passaggio sulla mano  consiste nel passare la palla a un giocatore direzionandola verso la mano del ricevente, così da facilitare la presa al volo della palla.  Questo tipo di passaggio viene utilizzato solitamente tra i giocatori che formato il semicerchio esterno, che creano così una fitta e rapida rete di scambi prima di andare alla conclusione.  Il passaggio sull'acqua   consiste nel passare la palla a un giocatore direzionandola sull'acqua, in una zona vicina al ricevente. Questo tipo di passaggio viene utilizzato solitamente dai giocatori del semicerchio esterno per servire il cen

Ruoli della pallanuoto

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Nella pallanuoto i ruoli principali sono cinque: portiere, difensore, attaccante, centrovasca e centroboa. La disposizione tipica della pallanuoto è un semicerchio formato dai suddetti elementi, che al suo interno contiene il sesto giocatore, il centroboa. I ruoli vengono spesso associati a un numero da uno a sei, partendo dall'ala destra arrivando fino a quella sinistra. Il portiere  non partecipando alla fase offensiva, non possiede un numero che lo identifichi. Ha il compito di difendere la propria porta per evitare di far segnare punti alla squadra avversaria. Per fare ciò, a differenza degli altri giocatori, può toccare la palla con entrambe le mani contemporaneamente, respingere la palla con il pugno chiuso e spingersi sul fondo della piscina. È distinguibile dagli altri giocatori per la sua calotta, dal colore rosso. Gli attaccanti  sono i due pallanuotisti più avanzati e defilati, dato che si posizionano sulla linea dei due metri. Nella numerazione vengono identificati con

La pallanuoto

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La pallanuoto  o palla a nuoto è uno sport di squadra acquatico nato in Inghilterra e in Scozia le cui regole furono definite nel 1887 da William Wilson. Una partita di pallanuoto vede affrontarsi due squadre, ognuna rappresentata in campo da sette giocatori, chiamati pallanuotisti, che possono essere sostituiti nell'arco della partita per un numero illimitato di volte, tranne nel caso commettano tre falli gravi, nel qual caso, viene decretata una espulsione definitiva con relativo obbligo di sostituzione. Nuotando in uno specchio d'acqua  gli atleti devono scagliare con le mani  un pallone  il maggior numero di volte possibile nella porta avversaria. Ogni volta che ciò avviene si effettua un punto   Al termine dei quattro tempi di gioco la squadra con il maggior numero di punti è proclamata vincitrice. La pallanuoto è uno sport che mette costantemente sotto sforzo chi lo pratica. Il giocatore durante una partita esegue con un ritmo  veloce sia fasi di accelerazione che di dece

Alimentazione per nuotatori agonisti

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Oggi, parlerò dell'alimentazione che deve seguire un nuotatore agonista. Anche se trascorri ore e ore in piscina, lavori sodo e ti attieni ad un corretto programma di allenamento, se la tua alimentazione è errata puoi compromettere tutto. Non lasciare che una dieta sbagliata rovini il tuo duro lavoro. Al contrario, ottimizza la prestazione fornendo al tuo corpo tutti i nutrienti e i cibi che gli servono.  Le esigenze e i programmi di allenamento sono diversi per ogni nuotatore, quindi determina l'approccio alimentare e dietetico adeguato al tuo fisico. Un Big Mac prima della gara può essere il pasto ideale per il  nuotatore d’elite Tyler Clary ma è improbabile che sia così per chiunque altro. Il nuoto agonistico richiede un consumo di energia elevato, sarebbe meglio consumare pasti ridotti per un numero maggiore di volte. È altresì importante che siano ricchi dal punto di vista nutrizionale, che soddisfino il tuo appetito, che mantengano bilanciata la glicemia e i livelli ener

Il nuoto ai giochi olimpici

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Il nuoto fa parte dei Giochi Olimpici sin dalla prima edizione di Atene 1896. Il programma dei Giochi è cresciuto dalle 4 gare disputate nella prima edizione alle 34 svoltesi a Londra 2012. Esiste anche un medagliere che tiene conto delle medaglie vinte da ogni nazione, al primo posto troviamo gli Stati Uniti d'America con un totale di 553 medaglie di cui 248 d'oro, al secondo posto l'Australia con un totale di 193 medaglie di cui 60 d'oro, al terzo posto invece, troviamo la Germania Est con 92 medaglie di cui 38 d'oro, l'Italia è al 17° posto con 22 medaglie di cui 5 d'oro. L'atleta più giovane fu Liana Vicens 11 anni, il più anziano invece fu William Henry.   La partecipazione di un atleta alle gare olimpiche è subordinata alla realizzazione di un tempo di qualificazione olimpica (Olympic Qualifying Time) stabilito dalla FINA. Ogni federazione può schierare fino ad un massimo di due atleti per ogni singola gara, perciò la FINA può estendere la partecip

Lo squalo di Baltimora: Michael Phelps

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Michael Fred Phelps II, detto  anche "lo Squalo di Baltimora",  considerato il più grande nuotatore di tutti i tempi, è l'atleta più titolato nella storia delle Olimpiadi moderne ha 66 medaglie d'oro di cui 23 sono delle Olimpiadi, un campione come lui segue un allenamento davvero pesante, infatti l'allenamento nei suoi anni migliori prevedeva due ore al mattino e tre al pomeriggio per sei giorni su sette per una media di 16km al giorno, inutile dire che per allenarsi così tanto bisogna anche mangiare tanto, la sua dieta prevedeva l'assunzione di 8.000 calorie al giorno, durante Pechino 2008 disse che assumeva 10.000 calorie al giorno. Detiene ancora alcuni record mondiali imbattuti, molti nuotatori provano ad avvicinarsi ai suoi record ma in pochi ci riescono, ultimamente un giovane ragazzo americano (Caleb Dressel) si avvicinò al suo record nei 100m farfalla senza riuscire a batterlo. Durante la sua carriera da nuotatore ha avuto al suo fianco altrettanti

Il nuoto e i bambini

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Il  nuoto  è lo  sport migliore  per far avvicinare i bambini all'attività fisica in generale e, per questo, gli esperti consigliano di far cominciare i bambini tra i quattro e i sei anni e di indirizzarli verso l'attività agonistica tra i sei e gli otto anni. Il nuoto è uno sport che praticato con una certa costanza, è in grado di accrescere varie caratteristiche come la  resistenza , la forza, la coordinazione, la velocità di reazione e le capacità dell'apparato cardiorespiratorio.  È adatto sia ai maschi che alle femmine sebbene, per queste ultime, nel caso di pratica agonistica ad alti livelli, svilupperanno sicuramente spalle larghe e un po' mascoline. Per questo, infatti, una variante molto di moda è il  nuoto sincronizzato . Prima di portare il  bambino  in  piscina  è opportuno che venga prima visitato dal suo pediatra per far sì che non abbia nessuna patologia per la quale il nuoto sia sconsigliato.  Uno degli inconventienti che si verifica spesso è la  congiu